Amanti della termopressa fatevi avanti: da un po’ di tempo a questa parte sta spopolando l’Infusible Ink, una pellicola da applicare su materiali e tessuti molto simile al tradizionale vinile termoadesivo. Nonostante le somiglianze relative ai metodi di applicazione, tuttavia, vi sono delle differenze sostanziali molto importanti che devono essere ben comprese prima di scegliere un’opzione o l’altra. Ecco tutto ciò che devi sapere su Cricut Infusible Ink.
L’infusibile Ink è un prodotto ideato da Cricut che permette di trasferire un inchiostro particolare in un tessuto o in un materiale diverso. Visibilmente è un foglio di trasferimento simile al vinile termoadesivo, ma le sue caratteristiche sono molto diverse. La più importante è che, come accennato, si tratta di un vero e proprio inchiostro. Quindi, a differenza del vinile che ha una durata di vita limitata, l’Infusible Ink non si può togliere da un tessuto perché diventa parte stessa del capo d’abbigliamento. Un po’ come se tingessi la tua t-shirt anziché applicarci del termoadesivo nella parte superiore.
L’infusibile Ink è un inchiostro che viene trasferito per sublimazione (passa dallo stato solito allo stato gassoso in unico passaggio) attraverso il calore. Per farlo sfrutta i cosiddetti spazi vuoti di un materiale o un tessuto. Per tale motivo non può essere applicato ovunque.
L’Infusible Ink che avrete a disposizione è, in realtà, un foglio di inchiostro solidificato. Come già detto, i fogli somigliano a quelli di vinile termoadesivo, ma sono tutt’altra cosa. Anch’essi però, si trasferiscono sui tessuti o altri materiali per mezzo del calore. All’apparenza i colori appaiono poco vivaci e spenti ma, non appena applicata la giusta temperatura attraverso la pressa, divengono di un colore magnifico, spesso cambiano proprio colore. Una vera magia, come dice Cricut! Per questo motivo è bene affidarsi alle immagini fornite dall’azienda per vedere il risultato finale. Esistono anche i pennarelli Infusible Ink, ma di questo ve ne parlerò in un articolo dedicato.
Nonostante tanti abbiamo tentato di usare il ferro da stiro al posto della termopressa, è fortemente sconsigliato utilizzarlo. Il ferro da stiro, infatti, non riesce a mantenere una temperatura perfetta in un determinato arco di tempo. Il risultato che si ottiene, in genere, è davvero molto deludente: colori spenti e aree differenti dalle altre. Il mio consiglio è quello di usare Cricut EasyPress o un’altra termopressa. Per risultati ottimali, inoltre, è sconsigliabile tentare di trasferire una grafica più grande della termopressa.
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Il vinile termoadesivo si fissa, attraverso il calore, nella superficie esterna del materiale (capi di abbigliamento, borse, eccetera). L’Infusible Ink, invece, diviene un tutt’uno con il materiale. Questo significa che non vi è il rischio che si tolga in seguito ai i lavaggi o che parte dell’immagine venga rovinata attraverso l’usura. L’Infusible Ink viene trasferito negli spazi vuoti della trama di un tessuto e non nella parte superiore del tessuto, ciò significa che non tutti i materiali sono idonei, come accade per il vinile termoadesivo. Le principali differenze tra vinile termoadesivo e Cricut Infusible Ink:
Personalmente ritengono che l’Infusible Ink sia imbattibile per quanto riguarda i colori lucidi e vivaci. Un altro punto a favore di questo nuovo materiale è il fatto che non si toglie o rovina con un semplice lavaggio. Per tutto il resto si può usare un buon vinile termoadesivo.
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L’Infusible Ink si può applicare ai tessuti sintetici (minimo 80%) e ad altri materiali suggerti da Cricut. Tuttavia, ho notato che acquistando qualsiasi gadget per la stampa sublimatica (tazze, bottiglie, portachiavi, magliette eccetera…) e applicandolo sopra attraverso il calore, il risultato viene comunque perfetto (anche se ci terrei a sottolineare che Cricut consiglia di usare solo i loro prodotti). Tra i siti che vendono questo genere di prodotti vi ricordo Color Target da cui mi sono rifornita più volte, ma ce ne sono anche tanti altri.
Purtroppo, no. Se la maglietta è 100% cotone il risultato sarà disastroso. Il processo di sublimazione, infatti, necessita di substrati di polimeri e poliestere al fine di creare un legame permanente con l’inchiostro. Di contro, Cricut ha dichiarato di voler ampliare la gamma di fibre e materiali compatibili. Ma è probabile che ci voglia un po’ di tempo.
No, non c’è bisogno di tempo per far asciugare l’inchiostro. Tuttavia, è consigliabile attendere alcuni secondi per il raffreddamento del materiale prima di spostarlo o piegarlo.
E’ possibile sovrapporre più fogli, applicandone uno dopo l’altro come accade per il vinile termoadesivo. Bisogna però fare attenzione: trattandosi di inchiostro, nel punto di sovrapposizione è possibile che i colori si mescolino. Inoltre, il calore continuato ed elevato potrebbe far sbiadire alcune aree. È consigliabile applicare per ultimi i colori più scuri.
Infine, vi ricordo che gli inchiostri non presentano alcun tipo di tossicità né in fase di applicazione né successivamente indossando un capo di abbigliamento.
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